Diventate anarchici o tacete per sempre

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Mentre Donald Trump ed Elon Musk subordinano il governo degli Stati Uniti alla loro corsa verso il potere totalitario, i loro oppositori restano sulla difensiva, accusandoli di illegalità. Ma né i tribunali né le leggi fermeranno la discesa verso l’autocrazia. Un numero enorme di persone dovrà assumersi la responsabilità di organizzare atti concreti di resistenza, di intraprendere azioni dirette su base orizzontale e partecipativa - in altre parole, di diventare anarchici.


La tirannia è l’opposto dell’anarchismo

L’8 febbraio, il comitato editoriale del New York Times ha scritto che Elon Musk

“è in missione per scatenarsi nei sistesmi di pagamento riservati del governo con la gioia di un anarchico”.

Se conoscete qualche anarchico in carne e ossa, sapete quanto questo sia assurdo. Avendo accesso ai sistemi di pagamento del governo, nessun anarchico inizierebbe tagliando le risorse a bambini che muoiono di fame o alla ricerca medica. Un anarchico inizierebbe tagliando i fondi alla polizia e agli altri strumenti di violenza dello Stato, proprio le istituzioni che Donald Trump ed Elon Musk vogliono espandere ad ogni costo.

Chiunque vi dica che l’anarchismo consiste nell’abolire la rete di sicurezza sociale in nome del profitto sfrenato vi sta mentendo spudoratamente. Ci sono altre parole per questo, ad esempio neoliberismo.

L’anarchismo è qualcosa di completamente diverso. Gli anarchici propongono di abolire tutti i mezzi di coercizione istituzionali, in modo che nessuno possa dominare o opprimere nessun altro:

L’anarchismo è l’idea che ognuno abbia diritto alla piena autodeterminazione. Nessuna legge, governo o processo decisionale è più importante dei bisogni e dei desideri degli esseri umani. Le persone dovrebbero essere libere di modellare le loro relazioni in modo da essere reciprocamente soddisfatte, e di difendersi come meglio credono.

Gli anarchici si oppongono a tutte le forme di gerarchia: ogni moneta che concentra il potere nelle mani di pochi, ogni meccanismo che ci allontana dal nostro potenziale.

-Per cambiare tutto

In altre parole, gli anarchici cercano di creare una situazione in cui nessun politico o miliardario, eletto o meno, possa mai essere in grado di tagliare le risorse essenziali a milioni di persone con un colpo di penna. Questo è un impegno più profondo per la libertà, l’uguaglianza e il benessere del pubblico in generale di quello che si può trovare all’interno di qualsiasi palazzo di governo.

In questo difficile momento, in cui aspiranti autocrati hanno preso il potere e stanno cercando di consolidare il controllo permanente dello Stato, perché il New York Times dovrebbe confondere le acque sparando a zero su alcuni dei nemici più determinati di Donald Trump? Osservando più da vicino la citazione di cui sopra, sembra che la principale preoccupazione del comitato editoriale non sia ciò che accadrà come conseguenza delle azioni di Elon Musk, ma se Musk e i suoi compari stiano seguendo correttamente le regole.


Tre aree coflittuali

Mentre Trump e Musk portano avanti un’ acquisizione ostile del governo degli Stati Uniti, testate come il New York Times raccontano una storia in cui ci sono due facce: da una parte la democrazia e lo stato di diritto, dall’altra i criminali oligarchi che minacciano di minarli.

Ma questo non è l’unico modo per comprendere la situazione.

Sarebbe più preciso dire che ci sono tre aree: quelli che desiderano tornare alle forme di governo che hanno prevalso fino al 20 gennaio 2025; quelli che stanno attualmente rovesciando quel sistema per imporne uno ancora più oppressivo; e quelli che rifiutano entrambe le opzioni a favore di un’alternativa più egualitaria.

Nella prima area, troviamo persone secondo le quali una certa dose di autodeterminazione è accettabile, purché rientri perfettamente nelle leggi in vigore. Sono anche a loro agio con un’ampia gamma di comportamenti distruttivi e spietati legati all’autodeterminazione, purché anch’essi siano conformi a quelle stesse leggi. Quando le persone in questo campo parlano di “uguaglianza”, non intendono dire che tutti noi dovremmo avere un’influenza comparabile sulle condizioni che determinano ciò che possiamo fare della nostra vita. Intendono pari opportunità sul mercato e uguaglianza di fronte alla legge, due concetti che sono assurdi quando alcune persone iniziano la loro vita con pochi spiccioli mentre altre iniziano con miliardi. Le persone in questo campo sono preoccupate per la revisione del governo federale da parte di Elon Musk, ma non hanno avuto obiezioni se lui ha accumulato centinaia di miliardi di dollari mentre cento milioni di americani vivevano alla giornata. Sono preoccupati dei piani di Trump per Gaza, ma fino a poche settimane fa molti di loro erano perfettamente a loro agio con il governo degli Stati Uniti che finanziava un genocidio in quel luogo.

Nella seconda area, troviamo coloro che sono determinati a consolidare il potere nelle proprie mani, indipendentemente dalle leggi in vigore. Donald Trump, Elon Musk e i loro vari finanziatori capitalisti, nazionalisti e fascisti manterranno le leggi che li assistono e rovesceranno le altre. Non hanno alcuna fedeltà a un particolare sistema o protocollo legale. Cercano il proprio vantaggio con ogni mezzo, sostenendo mendacemente di essere gli unici a poter affrontare i problemi del nostro tempo (“Solo io posso risolverli”). Queste persone sono sempre esistite, ma solo negli ultimi anni le risorse sono diventate così diseguali da permettere a una manciata di loro di prendere il controllo del governo degli Stati Uniti.

Infine, nel terzo campo, troviamo gli anarchici e altri ribelli anch’essi privi di fedeltà al sistema di governo che ha prevalso finora, ma per ragioni completamente diverse. Gli anarchici credono che tutti meritino il massimo della libertà, indipendentemente dalle leggi in vigore, e quindi che nessuno meriti di essere in grado di dominare gli altri, sia che si tratti di accaparrare l’accesso alle risorse, sia che si tratti di brandire gli strumenti della repressione statale. Le persone in questo campo ritengono che, a prescindere da ciò che proclama una costituzione, a prescindere da come un elettorato vota alle elezioni, nessuno di noi deve alcuna fedeltà a istituzioni che esistono al solo scopo di imporre disparità di potere, che si tratti di dipartimenti governativi, banche o appaltatori militari privati. A differenza di coloro che sono a proprio agio con l’oligarchia e la pulizia etnica, purché nessuno infranga le regole, non c’è modo di corrompere o ricattare gli anarchici per giustificare l’oppressione.

Qualunque sia la vostra politica, è probabile che siate in qualche misura solidali con l’analisi anarchica, forse più di quanto pensiate. Provate a fare questo esperimento mentale:

Quanto credete all’idea che il processo democratico debba prevalere sulla vostra coscienza e sui vostri valori? Immaginate di trovarvi in una repubblica democratica con schiavi - diciamo l’antica Atene, o l’antica Roma, o gli Stati Uniti d’America fino alla fine del 1865. Obbedireste alla legge e trattereste le persone come una proprietà mentre cercate di cambiare le leggi, ben sapendo che nel frattempo intere generazioni potrebbero vivere e morire in catene? O agireste secondo coscienza sfidando la legge, come Harriet Tubman e John Brown?

Se seguite le orme di Harriet Tubman, allora anche voi credete che ci sia qualcosa di più importante dello Stato di diritto. Questo è un problema per chiunque voglia fare della conformità alla legge o alla volontà della maggioranza l’arbitro finale della legittimità.

-Dalla democrazia alla libertà


Nessuna legge vi renderà liberi

Difendersi da Donald Trump con il principio che “nessuno è al di sopra della legge” è fallimentare da otto anni a questa parte. Peggio ancora, con Trump di nuovo in controllo del governo, è una narrazione autolesionista. Cosa succederà quando i suoi lacchè al Congresso approveranno nuove leggi e i giudici da lui nominati si pronunceranno a suo favore? A quel punto, tutta questa retorica che legittima la legge come un bene in sé non farà che rafforzare la posizione di Trump.

Molti hanno trascorso diversi anni del primo mandato di Trump aspettando che l’ex direttore dell’FBI Robert Mueller indagasse e perseguisse Donald Trump. Come abbiamo sostenuto all’epoca, prima che l’indagine di Mueller si concludesse con un completo fallimento, questa strategia fallimentare rifletteva un’incomprensione fondamentale dell’equilibrio dei poteri e della natura stessa della legge:

I democratici non hanno ancora capito come funziona il potere. Il crimine non è la violazione delle regole, ma lo stigma legato a coloro che infrangono le regole senza il potere di crearle. (Al culmine del regno di Gengis Khan, sarebbe stato inutile accusare il famoso tiranno di aver infranto le leggi dell’Impero mongolo; finché Trump avrà abbastanza Washington alle spalle, lo stesso varrà per lui. Le leggi non esistono in un regno trascendente. Sono semplicemente il prodotto delle lotte di potere tra le élite - per non parlare della passività dei governati - e vengono applicate in base all’equilibrio di potere prevalente. Feticizzare la legge significa accettare il principio secondo cui il potere crea il diritto. Significa abdicare alla responsabilità di fare ciò che è etico, indipendentemente dalle leggi.

A lungo termine, i tribunali non possono limitare Donald Trump. Egli controlla il ramo esecutivo, la parte del governo che dovrebbe applicare le loro sentenze.

Né i tribunali potranno limitare Elon Musk. Anche a prescindere dal sostegno di Trump, egli dispone di denaro illimitato per le cause giudiziarie. Se i tribunali tentano di punirlo imponendogli multe, può permettersi di pagare per decine di miliardi di dollari di attività illegali. Già oggi si rifiuta di pagare l’affitto e altre bollette che nessuna persona comune potrebbe mai scrollarsi di dosso.

Né la polizia e le altre forze dell’ordine potranno limitare Trump o Musk. In teoria, la polizia esiste per far rispettare le leggi; in pratica, il poliziotto medio conosce ben poco della legge - non sono avvocati, dopo tutto - ma molto dell’obbedienza agli ordini. Trump è il politico preferito dalla casta dei mercenari, quelli che vendono la loro capacità di infliggere violenza al miglior offerente (sia esso lo Stato o gli appaltatori privati della sicurezza). Così come Trump ha riempito il suo governo di personaggi pubblici caduti in disgrazia che dipendono da lui, la polizia è il suo alleato naturale, tanto più in conseguenza del suo rapporto compromesso con il pubblico in generale.

Continuare a enfatizzare la centralità della legge nelle obiezioni all’agenda di Trump non può che ostacolare i movimenti futuri, scoraggiando l’emergere dell’unico tipo di resistenza che potrebbe offrire qualche speranza una volta che Trump avrà completato la sua presa di controllo del governo federale.

La verità è che né i potenti né gli oppressi hanno mai avuto un buon motivo per obbedire alle leggi: i primi perché gli stessi privilegi che permettono loro di scrivere le norme li liberano dalla necessità di rispettarle, i secondi perché le leggi non sono state stabilite in primo luogo per il loro bene.

-“Scegli: legge o libertà”.


Ricordate come siamo giunti fin qui

La narrazione binaria sugli oligarchi criminali che minano la democrazia e lo Stato di diritto è fuorviante anche sotto un altro aspetto. Gli autoritari che stanno revisionando il governo non rappresentano il contrario dell’ordine precedente, ma l’inevitabile conseguenza di esso. La loro presa di potere è il risultato di diversi decenni di capitalismo gestito democraticamente, che ha permesso a una cerchia di miliardari di accumulare così tante ricchezze e potere da non ritenere più necessario l’orpello della democrazia per tenere a bada la popolazione.

Sono state le regole del gioco preesistente a creare questa situazione. Voler tornare indietro di un solo passo nella storia, alla fase precedente del processo, è sciocco, perché quella era la condizione che ci ha portato direttamente a questa. È impossibile riavvolgere l’orologio - e anche se potessimo farlo, significherebbe solo arrivare ancora una volta alla stessa situazione. Il problema non è semplicemente che i protetti di Musk si sono scatenati nei database del governo, anche se questo sta già producendo conseguenze che probabilmente saranno impossibili da annullare. Il vero problema è l’emergere di una casta di miliardari che non hanno più bisogno dei servizi della democrazia e hanno abbastanza potere per eliminarla.

Questi miliardari possono acquistare piattaforme di comunicazione, comprare sia politici che elettori, usare l’infrastruttura globale sotto il loro controllo per determinare l’esito delle lotte geopolitiche. Donald Trump ed Elon Musk sono quelli che attualmente attirano maggiormente l’attenzione, ma dietro di loro ci sono Peter Thiel, Marc Andreessen e molti altri. I difetti caratteriali individuali di questi uomini non hanno importanza; la cosa importante è che i meccanismi del capitalismo neoliberale stanno sistematicamente concentrando il potere nelle mani di persone completamente disinteressate all’attività o al benessere degli altri.

È per questo che il centrismo moderato non può offrire un’alternativa convincente al dispotismo dei fascisti e dei tecnocrati.

Descrivendo l’infruttuosa strategia dei Democratici di inseguire i Repubblicani sempre più a destra, un politico democratico ha detto che “gli elettori che hanno ordinato una Coca-Cola non vogliono una Diet Coke”. Questa affermazione non è abbastanza incisiva. Considerando che Trump ha vinto le elezioni grazie a un programma che prevede espressamente deportazioni di massa e autocrazia, i democratici che imitano i discorsi dei repubblicani promettendo di “difendere la democrazia” equivalgono all’offrire una Diet Coke a un cocainomane. Gli elettori repubblicani di oggi sono motivati in gran parte dal desiderio di vedere la violenza diretta contro coloro che sono più vulnerabili di loro. È l’autocrazia stessa che desiderano, non una particolare politica.

Questa sete di sangue è la conseguenza dell’avarizia e del narcisismo che il capitalismo neoliberista ha favorito in tante persone e che poi non ha saputo soddisfare. Coloro che si sono abituati all’impotenza e alla passività, che desiderano urgentemente vendicarsi ma non capiscono chi è responsabile della loro situazione, eleveranno i tiranni al potere per il brivido di vedere qualcuno soffrire, anche se le conseguenze rendono la vita peggiore praticamente per tutti. Senza dubbio alcuni di loro cambierebbero schieramento se vedessero una reale opportunità di migliorare le loro vite, ma ciò richiederebbe molto di più di una promessa di tornare all’era di Biden.

Se i difensori della democrazia non sono in grado di offrire qualcosa di più stimolante di un ritorno allo stato precedente delle cose - quello che ha causato questa catastrofe - perderanno, e meritano di perdere. Per sconfiggere l’oligarchia ci vorrà una visione più ambiziosa e di ampio respiro.


Diventare anarchici o tacere per sempre

Nel 2020, negli Stati Uniti ha avuto luogo la più potente rivolta a memoria d’uomo. Milioni di persone hanno riempito le strade. Non sono stati galvanizzati da una timida campagna elettorale, né semplicemente dal filmato della polizia che uccideva George Floyd, ma dalle azioni coraggiose di persone comuni che si sono opposte all’ingiustizia, soprattutto con l’incendio del Terzo Distretto a Minneapolis. Guidando il discorso politico nell’anno delle elezioni, questa rivolta non solo ha allontanato gli elettori da Donald Trump - ma ha anche dimostrato ai miliardari che Trump non sarebbe stato in grado di preservare condizioni idonee per gli affari, costringendoli a moderare le loro ambizioni.

Un sondaggio ha mostrato che gli americani sostengono l’incendio del distretto di polizia con un margine maggiore rispetto a qualsiasi altro candidato presidenziale vittorioso in questo secolo.

In risposta alla rivolta, Joe Biden e altri democratici hanno raddoppiato il sostegno alla polizia. Questo dimostra che i Democratici credono che sia impossibile mantenere il potere sotto il capitalismo senza incanalare sempre più risorse verso la repressione, incaricando la polizia di tenere sotto controllo una popolazione sempre più disperata.

Oggi i repubblicani si spingono ancora più in là, coltivando il sostegno a politiche esplicitamente patriarcali, razziste, xenofobe e autoritarie - in breve, al fascismo. L’implicazione è che, man mano che i miliardari accumulano sempre più potere e le conseguenze della loro rapacità si ripercuotono sul resto di noi, ci vorrà ben più della polizia per tenere la popolazione sotto controllo: ci vorranno anche milizie informali, falsità sul perché alcuni gruppi demografici meritano di avere più potere di tutti gli altri e probabilmente, a lungo andare, pulizia etnica e genocidio su una scala più ampia di quella che abbiamo visto finora.

Martin Luther King Jr. ci ha invitato a credere che “l’arco dell’universo morale è lungo, ma si piega verso la giustizia”. Ma oggi è chiaro che le cose non stanno lentamente e costantemente migliorando, né nel campo dei diritti civili, né per quanto riguarda l’ambiente naturale, né la giustizia, né la governance.


“La funzione del governo è quella di accentrare il potere e imporre il dominio: far rispettare, punire, amministrare. I politici presiedono a un’economia più oppressiva e invasiva di quanto potrebbe esserlo qualsiasi dittatura da sola”

Lo Stato non è la soluzione a questi problemi. È un racket di protezione che, fino a poco tempo fa, pretendeva di risolvere i nostri problemi per cullarci nella dipendenza (“Solo io posso risolverli”!) e sopprimere la nostra capacità di soddisfare i nostri bisogni senza di esso. Ora, con Trump e Musk negli Stati Uniti e governanti come Javier Milei altrove, non c’è più alcuna pretesa che lo Stato esista per fare altro che opprimere le persone e difendere i profitti dei ricchi. Per tutto questo tempo, lo Stato ha accumulato i mezzi - tecnologici e sociali - necessari per imporci questa nuova realtà, e ora i tiranni sono intenzionati a usarli.

Eppure, così facendo, Elon Musk e Donald Trump stanno dando a milioni di persone la possibilità di rivalutare le proprie priorità e di dedicare la propria vita a un profondo cambiamento sociale. L’insurrezione del 2020 ha offerto un assaggio di cosa significhi che un gran numero di persone agisca di propria iniziativa, creando un’ondata di resistenza che è molto più grande della somma delle sue parti. Il nostro principale errore, nel 2020, è stato quello di immaginare che in seguito saremmo potuti semplicemente tornare agli affari come al solito, quando in realtà la nostra unica speranza è quella di cambiare il mondo.

Mentre Trump e Musk sventrano ogni aspetto dello Stato che non riguardi il profitto e la repressione, la posta in gioco di questo momento si sta mettendo a fuoco. Non ci sono più vie di mezzo. Se ti interessa la salute pubblica, devi diventare un rivoluzionario. Se ti interessa la ricerca medica, devi diventare un rivoluzionario. Se vi interessa il cambiamento climatico, le condizioni di lavoro, il benessere dei bambini nelle zone di guerra, non c’è altro da fare: dovete diventare rivoluzionari.

Nei movimenti a venire, dobbiamo fare spazio ai dipendenti pubblici che Elon Musk ha licenziato, agli scienziati e agli accademici i cui finanziamenti si sono prosciugati, a coloro che un tempo cercavano il cambiamento sociale attraverso la politica elettorale. Dovrebbero mettere in campo tutte le loro competenze in nuovi contesti, sperimentando nuove forme di resistenza e diffondendo in lungo e in largo le strategie che funzionano. Ma non dobbiamo semplicemente cercare di ricostruire il sistema rotto che ci ha portato a questa situazione disastrosa. Dobbiamo costruire insieme una nuova visione e i mezzi per realizzarla.

Gli anarchici propongono di costruire la nostra capacità collettiva di agire su base orizzontale e decentralizzata, piuttosto che affidare la nostra agenzia ai leader. Cerchiamo di creare un reticolo di associazioni partecipative e volontarie che si sovrappongono e che possono soddisfare i bisogni materiali e spirituali delle persone. Piuttosto che accumulare risorse per noi stessi come fanno i miliardari, cerchiamo di abolire tutti i meccanismi che impongono una scarsità artificiale, per creare beni comuni di cui tutti possano beneficiare. Cerchiamo di generare abbondanza, non profitto.

Essere anarchici significa riconoscere che la nostra libertà e il nostro benessere sono inestricabilmente legati a quelli di miliardi di persone come noi. Significa abbandonare tutte le vecchie scuse per rimanere asserviti a coloro che cercano solo di arricchirsi a spese degli altri. Significa diventare ferocemente fedeli a ciò che c’è di meglio in noi stessi e negli altri, alla nostra capacità di compassione, cooperazione e coraggio. Nel corso di due secoli, gli anarchici hanno resistito sotto le monarchie e hanno resistito durante le dittature. Ora che la democrazia liberale e il capitalismo neoliberale stanno sfociando in una nuova forma di tirannia, una nuova generazione deve attingere a questa lunga eredità di lotta.

Non si può ritornare a come erano le cose, né al futuro che avevamo previsto un tempo. Il vecchio mondo è in fiamme intorno a noi. Diventate anarchici o tacete per sempre.


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